Una scelta ecosostenibile per il consumo di acqua alternativo alla plastica? Arriva il brick in cartone!

Il consumo in agricoltura riveste una attenzione particolare, ma anche il nostro uso quotidiano che facciamo dell’acqua deve passare attraverso una nuova consapevolezza se vogliamo dare risposte importanti alle esigenze del Pianeta.

L’acqua è infatti una risorsa preziosa e i problemi legati alla sua disponibilità interessano certo l’uso domestico che ne facciamo, ma soprattutto quello che ne facciamo in tutti i contesti che ci portano a consumare acqua fuori di casa.

Avere una confezione di acqua sempre con noi è un’esigenza, ma l’uso sconsiderato delle bottigliette di plastica è devastante per l’ambiente.

L’Italia inoltre è tra i paesi europei che consumano maggiormente acqua minerale, circa 200 litri d’acqua imbottigliata per abitante: produciamo insomma miliardi di bottiglie di plastica, un primato di cui non andare particolarmente fieri.

La Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo, ci offre la preziosa opportunità per fermarci a riflettere sull’importanza della fruizione di un bene tanto prezioso.

Ci sono alternative alla plastica per il nostro consumo di acqua da bere? L’acqua in cartone rappresenta sicuramente un’alternativa sostenibile per contenere e rendere bevibile l’acqua. I cartoni pesano meno del vetro o del metallo e risparmiano spazio grazie alla loro efficiente capacità di impilamento che non è possibile con lattine o bottiglie.

Inoltre il grande vantaggio dell’acqua in cartone, rispetto a tanti altri materiali, è di essere 100% riciclabile fino a 10 volte e biodegradabile. Il cartone impiega da 1 a 12 mesi a dissolversi.

Una svolta green è dunque possibile e praticabile al nostro modo di bere acqua. L’acqua in brick, o acqua in cartone, è l’alternativa sostenibile alle bottiglie di plastica ed è una scelta adottata da sempre più imprese e aziende che vogliono manifestare la loro sensibilità ambientale cercando rimedi e accorgimenti per ridurre l’uso della plastica, partendo magari dal consumo quotidiano di acqua.